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Cake day: May 28th, 2022

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  • Premesso che, per come la vedo io, in maniera scherzosa sono sempre pronto ad appoggiare proposte tipo “diritto di voto a punti” che va, in qualche modo, meritato sul campo 🙂 Per tornare a questioni più dirette e pratiche, io sono dell’idea che, ad oggi, la cosa più sensata sarebbe quella di, come tu suggerisci, modificare il valore di determinati referendum in termini prettamente consultivi e di impegno obbligato da parte delle camere. Penso sia troppo complesso questionare e ragionare di percentuali relative e pesate su un campione così variabile, renderebbe il tutto molto complesso e parimenti utilizzabile come strumento antidemocratico. Sarebbe, per me, più interessante che chi propone un referendum si prenda il rischio circa su quale tavolo puntare: consultivo senza quorum o abrogativo con quorum. Questo sarebbe sicuramente più interessante anche nella partita politica.


  • Ci si può ragionare, non sono molto persuaso dall’idea che solo una esigua parte della popolazione (20-30% in tutto) decida per gli altri. Nel senso, lo strumento del quorum al 50+1% serve a garantire almeno una maggioranza minima, è comprensibile la tua obiezione ma forse bisognerebbe ritarare in un modo più complesso che, ora, non saprei neanche immaginare. Ora io non so se quel tipo di strategia porti morte e distruzione, tuttavia penso andrebbe ragionato di più sul perchè certi quesiti referendari non coinvolgano almeno il 50% della popolazione. Perchè nonostante siano temi sentitissimi, sia il finevita che la cannabis, non sono sicuro avrebbero raggiunto il quorum e bisognerebbe cercare di capirne i motivi.



  • Premessa: ho sempre votato anche quando non avevo nessuno da votare. Però in questa situazione specifica ho fatto delle valutazioni un po’ diverse. Innanzitutto, per mia ideologia personale un referendum non ad iniziativa popolare e promosso dalle Regioni a guida centro-destra e sponsorizzato dai principali partiti di destra populista (Lega e FdI) è un buon motivo per votare No senza nemmeno leggere il testo (ovviamente la mia è una provocazione scherzosa per quanto di base vera). Poi io ricordo benissimo che nel caso di tutti i referendum degli anni passati a spinta centro-sx c’era gente come Berlusconi che invitava letteralmente le persone ad andare al mare piuttosto che votare. Ora, posto che ricambiare con la stessa moneta non è forse moralmente edificante, quanto meno è un minimo soddisfacente :D Ma al netto di questa ennesima analisi scherzosa, direi che disertare il voto è stato comunque, almeno per me, un segnale politico verso chi l’ha promosso, tentando di fargli capire che non hanno nessuna presa nel mobilitare l’opinione pubblica su leggi che servono principalmente a loro (in gran numero indagati) e non a me. Avrei nettamente preferito essere interpellato per questioni etiche come fine vita e cannabis :D




  • Non so quanto realmente siano efficaci i blocchi per i traccianti in Vivaldi, tuttavia lo uso da qualche mese e, almeno per me, è il browser quasi perfetto. Altamente customizzabile e pieno di integrazioni di base. Oltre al fatto che ti forniscono un account con posta e quant’altro. Ad esempio, per i miei gusti, i preferiti organizzati a schede (come era per Opera) sono la cosa che più adoro da almeno 10 anni :D