@caronte @informapirata @violastefanello
Forse non hai mai letto i regolamenti delle varie istanze.
Per esempio, da utente normale che arriva da FB o da TW, cosa capiresti di una regola che dice “No a comportamenti molesti e tossici, dogpiling o doxxing”?
È un linguaggio da nerd che faticheresti ad interpretare anche se ti mettessi di buona lena a fare ricerca sulla Rete.
@notizie A me sembra che, almeno per la lingua italiana, il cambio di passo non sia mai avvenuto. A parte gli estremismi politici e la retorica anti-GAFAM, non c’è praticamente nulla che possa spingere un utente medio ad accasarsi nel Fediverso. Mancano le condizioni per creare massa critica, mancano il “Ritrova i tuoi amici del liceo” del primo Facebook ma anche il “Segui ogni starnuto del tuo VIP preferito” del fu Twitter e di Instagram.
In lingua inglese, per ovvie ragioni di scala, le cose forse vanno meglio ed è relativamente più semplice costruire reti personali che non siano bolle minuscole.
In questo senso dare la colpa a mastodon.social rischia di essere solo un alibi. Gli utenti italiani su mastodon.social sono davvero pochi. Più che altro mi chiedo se non siano più le “faide” interne tra le diverse istanze italiane e le politiche di moderazione tutt’altro che trasparenti a danneggiare l’intera federazione.