Estinzione dell’umanità? I veri rischi delle Intelligenze Artificiali sono ben altri
«Occorre avviare un percorso di decolonizzazione delle nuove tecnologie, come nell’AI Decolonial Manifesto redatto da studiosi delle nuove tecnologie, dove si spiega chiaramente che la soluzione per avere AI migliori non è avere più dati, ma avere dati più rappresentativi delle diversità delle popolazioni esistenti sulla Terra.»
Di @brunosaetta su @valigiablu
@Gert sì, sono d’accordo, ma mi sembra che l’articolo in questione affronti correttamente la questione.
E poi diciamo che c’è una tendenza non scritta della Storia umana: se un qualcosa è dirompente per l’umanità, l’umanità se ne accorgerà dopo e non prima…
E se qualcuno si accorge di qualcosa di dirompente per l’umanità, non lo va a dire all’umanità, ma se ne avvantaggia. Se lo annuncia urbi et orbi, sta solo depistando dal vero problema 😅
@eticadigitale @brunosaetta @valigiablu
deleted by creator
deleted by creator
deleted by creator
@generalespecifico @informapirata @eticadigitale @brunosaetta @valigiablu credo sia parte di una rivoluzione degna di questo nome abolire una volta per tutte parole come schiavo e schiavitù, anche in relazione a una macchina, ché “vera dignità dell’avvenire sia quella di aiutar e non di servire” (cit. da una insegna posta supra la porta di uscita della cucina di una osteria romana).
deleted by creator
@Gert abolire le parole Schiavo e schiavitù? No grazie. Preferirei prima concentrarmi sull’abolizione della schiavitù… 😁
@generalespecifico @eticadigitale @brunosaetta @valigiablu
@informapirata @generalespecifico @eticadigitale @brunosaetta @valigiablu si, era quello il senso. Grazie.
@Gert @informapirata @generalespecifico @eticadigitale @brunosaetta @valigiablu ci vuole un fondo nazionale dedicato all’alignment. Più paesi vengono coinvolti in questa pratica maggiore la probabilità che l’ai ci porti buone cose.
@informapirata @eticadigitale @brunosaetta @valigiablu si, ho trovato l’articolo molto ben scritto, mi trovo d’accordo.
Volevo solo sottolineare il rischio di amplificare delle narrative che ad oggi fanno parte delle operazioni di “depistaggio” rispetto ai reali problemi in gioco: gli interessi privati che da sempre sono perseguiti sfruttando ogni possibile mezzo utile allo scopo. La AI non fa eccezione.
È importante mettere a tema gli stili narrativi perché si costituiscono e agiscono nel sociale come vere e proprie pratiche performative.
Nelle parole di Thomas Lemke:
«…an analytics of government operates with a concept of technology that includes not only material but also symbolic devices. It follows that discourses, narratives, and regimes of representation are not reduced to pure semiotic propositions; instead, they are regarded as performative practices. Governmental technologies denote a complex of practical mechanisms, procedures, instruments, and calculations through which authorities seek to guide and shape the conduct and decisions of individuals and collectives in order to achieve specific objectives.»
—[Thomas Lemke, Foucault, governmentality, and critique. Routledge (2012) - Pag.30]