(spero davvero sia la comunità adatta)
Sono ad appena un paio di esami dalla laurea in informatica e un mese e passa fa ho chiesto a un mio professore se fosse disposto a farmi da relatore. Abbiamo quindi cominciato a discutere su quello che avrei potuto produrre per la tesi e a un certo punto ho fatto menzione del fediverso e di ActivityPub. Questo ha fatto nascere un’idea.
Uno dei principali ambiti di ricerca del mio relatore riguarda i cosiddetti “recommender system”, i sistemi che si occupano di fornire suggerimenti agli utenti in base a dati precedentemente raccolti. A questo proposito, da qualche tempo questo mio professore si occupa anche della messa a punto di un sistema che permette alle persone di estrapolare da varie piattaforme (social e non) le proprie informazioni, che vengono quindi processate al fine di generare un profilo unico dell’utente, che tenga conto di tutte le attività che ha svolto su tutte le piattaforme che utilizza. L’utente può poi utilizzare questa sua profilazione in diversi contesti, come appunto quello dei recommender system.
Questo sistema sarà ovviamente in grado di servire gli utenti delle piattaforme più mainstream, ma, come forse avrete già intuito, ciò che si è pensato è di renderlo compatibile anche con le implementazioni di ActivityPub. L’unico dubbio riguarda la ricezione di un progetto del genere da parte degli utenti delle piattaforme del fediverso, che sono generalmente molto sensibili a temi quali appunto la profilazione e persino gli algoritmi di raccomandazione. In generale, ci si è chiesto se queste persone potrebbero trovare utilità in un sistema del genere. Ho ragionato che il problema non è la profilazione di per sé, bensì il modo con cui viene fatta da Big Tech (che contemporaneamente cerca di rendere sconveniente a chiunque altro l’accesso a quei dati), e che gli algoritmi di raccomandazione sono il male solo se sono manipolatori e sono influenzati da qualche pregiudizio. Invece, l’idea dietro a questo sistema è che l’utente, in autonomia, decide di creare una propria profilazione, del quale ha completo ed esclusivo controllo, e che può utilizzare nei contesti che ritiene più etici.
D’altro canto, però, vorrei leggere le opinioni di quanti più utenti del Fediverso, specie di chi ha forti opinioni su questi argomenti. A questo proposito, se state leggendo questo post da una piattaforma che permette di boostare/ricondividere/eccetera, vi sarei eternamente grato se lo faceste. Per me è abbastanza importante raccogliere un buon numero di pareri sulla questione. Grazie in anticipo a tutti quelli che risponderanno 😀

    • Jun Bird@poliverso.orgOP
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      2 years ago

      @iusondemand No, sono uno studente dell’Uniba. Credo che la faccenda che hai menzionato sia la stessa che è stata portata alla mia attenzione su Mastodon. Ha a che fare con questa lettera? docs.google.com/document/d/15j… Non ne ho ancora sviscerato i dettagli (probabilmente lo farò domani mattina, perché in questo momento sto facendo fatica a tenere aperti gli occhi), ma mi è parso di capire che stessero ridistribuendo un grosso dataset di attività di istanze del Fediverso. Non è una situazione un po’ diversa, considerando anche che il sistema che ho descritto non conserva i dati che processa, ma solo l’output della profilazione, e che fa tutto questo solo su esplicita iniziativa dei singoli utenti?
      Per quanto riguarda invece i dubbi sollevati, forse avrei dovuto specificare che questo sistema non è necessariamente da immaginare come una piattaforma centralizzata, che conserva le profilazioni di tutti. Il sistema verrà prima o poi reso open source, il che implica che chiunque potrebbe eventualmente averne una propria istanza, totalmente auto-controllata.

  • skariko@feddit.itM
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    2 years ago

    Temo non si possano spostare le discussioni ma secondo me è più adatto a !eticadigitale, forse sarebbe da fare almeno un crosspost

  • skariko@feddit.itM
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    2 years ago

    Per rispondere alla tua domanda invece: dipende intanto se questa profilazione è obbligatoria (quindi come Facebook e compagnia) o meno.

    Io per esempio non credo molto alla profilazione né mi va molto di essere profilato. Non tanto per una questione di privacy quanto per una maggiore possibilità di vedere cose differenti da quelle a cui sono abituato. Trovo in qualche modo noioso, alla lunga, i suggerimenti sempre pertinenti. Alle volte mi piace conoscere anche cosa vedono persone diverse da me, trovo sia utile e sano per non rimanere chiusi in bolle e per circondarsi da gente che è sempre d’accordo su tutto.

    • Jun Bird@poliverso.orgOP
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      2 years ago

      @skariko Capisco che intendi, perché è qualcosa che ho riscoperto solo da pochi mesi, quando mi sono avvicinato a Mastodon (il mio profilo è pieno di toot in cui mi stupisco di quanta “roba” fossi in grado di trovare esplorando liberamente il fediverso). Come ho detto in un’altra sede, però, ci vedo del valore comunque nei suggerimenti e ritengo che il problema nasca quando questi suggerimenti vengono imposti come unica alternativa alla fruizione dei contenuti. Voglio i suggerimenti, ma voglio anche la lista imparziale di opzioni dalla quale scegliere. Penso sia (anche) un problema di scelta, che a volte non viene data agli utenti.
      Non sono sicuro di aver capito cosa intendi per “profilazione obbligatoria”, però. Nel senso, no, nessuno ti costringe a profilarti. Tutto nasce dall’iniziativa dell’utente.

  • Leonardo Mantovani@mastodon.uno
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    2 years ago

    @junbird @lealternative Riflessione interessante… L’idea di una “profilazione buona” senza pregiudizi o scopo do lucro mi ispira anche se c’è il problema delle bolle che mi lascia un po’ perplesso…
    Nel senso, pur essendo una cosa facoltativa e autogestita, rimarrebbe il rischio che l’utente con una certa idea continui a vedere post a sostegno della sua tesi senza quindi poterla mettere in discussione veramente, o no?

    • Jun Bird@poliverso.orgOP
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      2 years ago

      @leo_mantooo Quando parlo del fatto che l’utente può utilizzare la propria profilazione nei contesti che ritiene più etici, mi riferisco anche a dilemmi del genere. Magari un utente potrebbe decidere di non usarla mai nel contesto dei social network. Non credo inoltre che i suggerimenti di post e contenuti portino necessariamente alla costituzione di bolle. Gli algoritmi dei siti mainstream sono tarati in quella maniera, per massimizzare la ritenzione delle sessioni e la quantità di interazioni, ma mettere a punto algoritmi di raccomandazione che non rinchiudano l’utente in una echo chamber è possibile.

  • Antonio@mastodon.uno
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    2 years ago

    @junbird

    La profilazione in quanto tale può essere molto utile all’utente, se in cambio ottiene un servizio migliore.

    p.es. google sa già più o meno cosa ci interessa, senza neanche loggarci. e nel dubbio tra più significati ci da l’informazione che cerchiamo.

    sarebbe utile anche su cose come mastodon, per evitare di vedere argomenti che ci interessano picca.

    per avere bolle, non è necessaria la profilazione. vedasi mastodon

    se potesse avvenire nel browser sarebbe meglio

    • Antonio@mastodon.uno
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      2 years ago

      @junbird

      il vero problema è la privacy, soprattutto se riguarda i socialmedia e le reti dell’utente

      dovrebbe essere fatta in modo sufficientemente vago da non lasciare troppe info ai server
      (p.es. limitarsi a dire “ristorante” e “pesce” senza dire esattamente quale e sganciarlo dall’informazione sulla località e il giorno esatto)

      il singolo server dovrebbe chiedere al browser queste informazioni, che le recupera evtl, da altri server che ha visitato. Dunque il browser potrebbe pure non farlo

      • Jun Bird@poliverso.orgOP
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        2 years ago

        @Antonio_Gulino Questa è una problematica che più di qualcuno ha sollevato e sulla quale anch’io mi ero soffermato. Come ho già ammesso in un’altra sede, al momento ho ancora poche informazioni sui dettagli di come il sistema è implementato attualmente, quindi non so neanche se questa è una preoccupazione che è già stata presa in considerazione. Personalmente, mi sono ritrovato a fantasticare sugli oblivious transfer e altri schemi crittografici del genere, ma onestamente ora come ora questo non è assolutamente il mio ambito di competenza (sebbene mi interessino molto questo tipo di tecnologie). Perdonami per l’ignoranza, posso chiederti cosa intendevi per “le recupera evtl”? Ho provato a fare ricerche a riguardo, ma non sono riuscito a trovare granché.

  • amreo@feddit.it
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    2 years ago

    Mi piace come idea. Finché è l’utente ha decidere per se in maniera indipendente e auto-determinato, non vedo dei grossi problemi a parte le possibile camere dell’eco