L’Eni si prepari: non potrà più avere un Chief Financial Officer, ma solo un italianissimo Responsabile Finanza. E basta cercare un Tax planning and Monitoring specialist, come sta facendo ora l’Enel: dovrà accontentarsi di un più verace Esperto di pianificazione e monitoraggio fiscale. Al bando i corsi di laurea solo in inglese del Politecnico di Milano e proibite le conferenze scientifiche in lingua straniera se prive di traduzione simultanea nell’idioma patrio. Sanzioni previste: multe da 5mila a 100mila euro. È lo scenario prospettato da una proposta di legge (AC 734) con primo firmatario il vicepresidente della Camera Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia: «Disposizioni per la tutela e la promozione della lingua italiana e istituzione del Comitato per la tutela, la promozione e la valorizzazione della lingua italiana».

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  • Steffy@mastodon.uno
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    1 year ago

    @poliverso E cadiamo sempre nel discorso della ‘giusta misura’. Io leggo abbastanza e nelle mie normali frequentazioni si parla italiano o dialetto. Qualche giorno fa ho partecipato ad una riunione di progetto con persone di altra azienda, ma sempre del mio territorio… mi veniva da ridere, veramente. Il discorso era costantemente infarcito di termini che sinceramente non sono abituata ad usare e facilmente sostituibili… sembrava… un cartone animato…

    • Poliverso@feddit.itOPM
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      1 year ago

      Il contesto aziendale è sempre stato uno dei peggiori da questo punto di vista. Le persone con un livello culturale basso si crogiolano in questa specie di finto inglese per darsi un tono, Ma quel che è peggio è che anche persone di livello culturale più alto si prestano a questo condizionamento e iniziano a parlare allo stesso modo. Il problema è che in una società in cui l’aziendarismo diventa una sorta di sistema virtuoso, anche politici, giornalisti E talvolta umanisti, iniziano ormai a parlare così

      • suoko@feddit.it
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        1 year ago

        Sicuramente è meglio dei latinismi, che spesso chi li usa conosce giusto quelli in quanto a cultura (vedi i politici). Ma in effetti capita di sentire certi milanesi (e i loro emuli) che fanno decisamente ridere quando generano quegli accrocchi di parole italo-americane.